È il sistema di concia delle pelli più classico ed antico, diffuso in tutto il mondo. Il processo è realizzato in maniera tradizionale, soprattutto in Italia, dove esperti artigiani, eredi di esperienza e conoscenze secolari, lavorano pelli di elevata qualità utilizzando tecnologie innovative. L’ingrediente principe della concia al vegetale sono i tannini. Essi sono ampiamente diffusi nel regno vegetale e sono estratti dalla corteccia degli alberi, dal legno, frutta e foglie. Tali estratti conferiscono al pellame una colorazione naturale, con tonalità calde.
Tradizione, innovazione, naturalezza e bellezza
La concia al vegetale è un processo di produzione del pelli artigianale che esperti conciatori tramandano di padre in figlio da oltre 200 anni. Essa combina antiche ricette, gelosamente custodite dai loro proprietari, con l’innovazione tecnologica. Le pelli conciate al vegetale esprimono l’arte, la conoscenza, l’abilità e l’esperienza per la loro realizzazione. La trasformazione da pelli grezze in un materiale durevole e pregiato è un processo che avviene in bottali di legno o materiale plastico riciclabile, nel rispetto dell’ambiente. È un processo sorprendente basato sull’utilizzo di tannini naturali, sulle moderne tecnologie e macchinari all’avanguardia, ma, soprattutto, sul lento trascorrere del tempo. Tra i vari metodi di concia, la concia al vegetale è la più classica, la più tradizionale, la più riconoscibile, la più naturale e la più ecologica. L’unica in grado di conferire caratteristiche peculiari alla pelle. La concia al vegetale unisce il comfort al look, la moda alla tradizione, l’unicità alla versatilità di un articolo. La concia al vegetale sta scomparendo in Europa, con eccezione dell’Italia, dove i consorzi toscani sono i fuoriclasse della tradizione e dell’innovazione nella moda:
Estratti vegetali
Le materie prime utilizzate per la concia al vegetale sono i tannini, sostanze naturali disponibili sia in forma liquida che in polvere, estratti da diverse parti delle piante tra cui il legno, le cortecce, i baccelli, i frutti e le foglie. I tannini più comuni sono ottenuti dal legno di Castagno (Castanea sativa), dal legno di Quebracho (Schinopsis lorentzii), dai baccelli di Tara (Caesalpinia spinosa), Catechu (Acacia Catechu), Galla cinese (Rhustyphina semialata), Gambier (Uncaria Gambir), coteccia di mimosa o acacia (Acacia meamsii), mirabolano (Terminalia chebula), legno di Quercia (Quercus sp), Sommacco (Rhustyphina coriaria), Galla turca (Quercus infectoria) e Vallonea (Quercus macrolepis).